Porto di Diamante: No alla proroga, la delibera votata in Consiglio Comunale

Discussione accesa, posizioni politiche diverse, ma un punto comune ed unanime è emerso dal Consiglio Comunale del 29 u.s.: Tutti contrari alla concessione di proroghe da parte RUP ai lavori portuali di Diamante che hanno visto la scadenza contrattuale il 26 agosto di quest’anno. D’altra parte non sarebbe stato facile per nessuno dichiarare il proprio assenso alla concessione di una proroga dei lavori, quando oggettivamente i lavori del costruendo porto di Diamante da molto tempo sono fermi in spregio ad ogni impegno contrattuale ed in costanza di numerose istanze, sollecitazioni e diffide da parte del comune di Diamante nei confronti della stazione appaltante della Regione Calabria e del RUP Ingegnere Luigi Zinno. Il Consiglio Comunale, con all’odg un solo punto “Lavori Portuali-Linee di Indirizzo” era stato convocato a seguito di un incontro dell’A.C. con il RUP nel quale si era appalesata la possibilità che una proroga di 18 mesi potesse essere data al concessionario per la ripresa ed il completamento dei lavori portuali. Alla discussione è stata portata una proposta di deliberazione approntata con il supporto tecnico giuridico del Segretario Comunale Avv. Silvio Bastardi e del Consulente legale dell’Ente per questo problema Avv. Achille Ordine, la quale riprendendo appieno quanto deliberato il 29 agosto 18 ( Del.29/18 ) precisava le ragioni e le motivazioni dell’Ente per le quali il Rup non avrebbe dovuto concedere nessuna proroga. In quanto proposta, così come il Sindaco ha illustrato nell’intervento introduttivo, il deliberato era suscettibile di essere integrato e modificato, al fine di essere votato all’unanimità dei presenti, così come avvenuto in tutte le deliberazioni dell’Assise Comunale in questa materia. Il Consiglio Comunale, prima dell’apertura dei lavori, ha dato la parola al portavoce del Comitato Cittadino che ha presentato una istanza con la quale s’invitava l’Ente a intraprendere azioni incisive per uscire da una non più tollerabile stagnazione della vicenda per la quale il paese continua ad essere fortemente danneggiato nella sua immagine e nella sua economia. Il vivace dibattito, a cui hanno dato il contributo anche i due legali dell’Ente, ha portato alla approvazione finale da parte della maggioranza e dei consiglieri del Gruppo di Diamante Futura di un atto deliberativo estremamente importante che verrà trasmesso al Rup e alla Regione Calabria nei prossimi giorni.

Nella sostanza l’atto approvato il 29 ottobre richiama in premessa, integralmente la delibera consiliare n.29 del 29.08.18 e propone: di contestare le risultanze dei lavori delle Commissioni Alta Sorveglianza, Collaudo, Rup ed in particolare della Direzione dei Lavori in costanza di grave ed acclarata inoperosità del cantiere con contratto ampiamente scaduto. di diffidare la Regione Calabria ed il R.U.P., Ing. Luigi Zinno, ricorrendone i presupposti in fatto e diritto, affinché, non venga riconosciuta alcuna proroga al concessionario e venga contestualmente disposta risoluzione del “Contratto di affidamento al concessionario dei lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto di Diamante del 30.11.2009” e del “Contratto aggiuntivo per l’affidamento dei lavori complementari, del 10.02.2016 per i motivi di seguito indicati.

a) Grave e reiterato inadempimento contrattuale per prolungato fermo cantiere e mancata realizzazione delle opere;
b) intervenuta scadenza contrattale al 26.08.2018;
c) Potenziale carenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi, nei termini contrattualmente previsti;
d) Insussistenza dei presupposti, in fatto e diritto, per la concessione di eventuali proroghe del rapporto contrattuale.

La delibera prevede poi:

“Di dare atto che le determinazioni vengono assunte dal Consiglio comunale a tutela di interessi preminenti e, dunque, vincolanti per la Regione Calabria.
– di disporre la rituale restituzione immediata dell’intera area portuale (opere sia a terra che a mare) al comune di Diamante;
– di dare atto che la Regione Calabria, quale stazione appaltante e titolare delle potestà riconosciute, dovrà provvedere all’adozione di tutti i conseguenziali adempimenti e/o provvedimenti a tutela delle posizioni del comune di Diamante.”

Infine si precisa, che, in subordine, ove fossero disattese le richieste avanzate il Consiglio comunale autorizza sin da ora, a tutela delle posizioni del Comune:

a) la Giunta comunale nell’adozione di azioni risarcitorie nei confronti della Regione Calabria, del R.U.P. e della Direzione Lavori per tutti i danni, patiti e patendi dal Comune di Diamante e dalla collettività diamantese, conseguenti ai ritardi ed alla mancata realizzazione di opera rispondente al pubblico interesse;
b) Segnalazione all’A.N.A.C. per attività di monitoraggio e vigilanza sulle procedure adottate dalla stazione appaltante;
c) Segnalazione al Ministero delle Infrastrutture per avvio di indagine ispettiva, trattandosi di opera di interesse a rilevanza nazionale;
d) Segnalazione alla Procura della Repubblica per le responsabilità che si vorranno ravvisare.

I rappresentanti dei Gruppi di Per una Diamante Migliore, e del PD pur ribadendo nelle loro dichiarazioni a verbale la loro assoluta contrarietà alla concessione di ogni forma di proroga, apportando argomentazioni pretestuose e contraddittorie e motivazioni procedurali e politiche non hanno inteso raccogliere l’invito del Sindaco a mettere da parte le contrapposizioni politiche e dare segno di una condivisa responsabilità che fra l’altro interpreta il sentire di tutta la collettività, per cui non hanno votato la deliberazione finale facendo prevalere la loro ostilità alla maggioranza rispetto agli interessi dei cittadini.

L’Amministrazione Comunale

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