Massimiliano Silvestri, l’emozione di cantare in Vaticano con Diamante sempre nel cuore

A cura di Giuseppe Gallelli

E’ sempre un piacere dialogare con Massimiliano Silvestri, eccellenza e vanto della nostra Città con il quale, nell’intervista che ci ha concesso, abbiamo voluto parlare degli importanti
passi compiuti nella sua già prestigiosa carriera e, naturalmente del suo rapporto con l’amata Diamante

Il tuo brillante percorso ti ha portato ad essere parte della Cappella Giulia, il coro incaricato di accompagnare musicalmente le cerimonie celebrate in San Pietro dal Capitolo Vaticano e ad essere tenore aggiunto nel Coro della Cappella. Risultati frutto del tuo talento ma anche, sappiamo, di tanto lavoro e studio. Quali sensazioni provi a questo punto della tua carriera e quali emozioni ti suscita cantare nei luoghi più importanti della chiesa cattolica.

Dopo un percorso durato  3 anni come Cantore della Cappella Musicale Liberiana nella Basilica Papale Santa Maria Maggiore, nel Luglio 2022 ricevo una chiamata per cantare per la Prima Volta con la Cappella Musicale Sistina che è il coro polifonico più antico del mondo. La sua nascita risale al 1471 ed è la prima vera formazione di musica in polifonia, cioè a più voci, che esegue la musica Sacra Rinascimentale Romana e non e oggi anche la musica moderna scritta da maestri che, hanno saputo proseguire la tradizione dei primi Maestri, Palestrina, De Victoria, Marenzio, Christobal De Morales e quant’altri. La Musica si evolve ma resta nella sua eleganza e tradizionale bellezza. Nello stesso anno sono chiamato a far parte della Cappella Musicale Giulia sempre in San Pietro che vanta la sua esistenza dal 1513 ma in realtà era già presente prima in modo più informale, fu Papa Giulio II della Rovere i che la organizzò così come è ancora oggi, per elevare spiritualmente le celebrazioni di San Pietro in Vaticano e le celebrazioni del Capitolo Vaticano. Così mi sento sempre più piccolo davanti ai disegni di Dio, che mi ha portato in questo luogo straordinariamente immenso e bello sulla terra per mettere a servizio delle celebrazioni Vaticane, la mia voce. Più che un salto di carriera, come può sembrare dall’esterno e anche se fattivamente lo è, mi sento più trasportato dalla preghiera e dal servizio liturgico che mi rende parte della grandezza Divina che si serve della mia voce, questo grande dono che mi ha elargito e che io restituisco con amore.


Te la faranno in molti, ma non posso farti una domanda su Papa Bergoglio, sul carisma che emana la sua figura e cosa significa per te cantare in sua presenza.

La presenza di un Papa è sempre qualcosa di straordinario perché parliamo del Vicario di Cristo in terra e soprattutto di colui che è successore di Pietro. Nella notte di Natale 2022 sono riuscito anche a stringergli la mano, poiché mentre si era in sua attesa per iniziare la celebrazione, ce lo siamo trovati vicino in silenzio. Entra alla “chetichella” come si suol dire, senza fare rumore e al momento giusto e più opportuno capita anche una gioia così. Posso dire che la sua presenza vicina è carica di Santità e Spiritualità.

A proposito di emozioni, che sembrano essere filo conduttore di questa intervista, fortissimo è il tuo legame con Diamante e con l’Immacolata nostra Patrona. Immagino sia stato per te straordinariamente importante “L’Inno a Maria Regina di Diamante ”, e con l’occasione ti chiedo se vuoi raccontarci ancora una volta come si è arrivati a questo nuovo inno per l’Immacolata.
L’amore che ho per l’Immacolata penso che sia lo stesso che ogni diamantese ha nel proprio cuore, perché siamo una terra benedetta dalla sua protezione e sì, non si può fa a meno di amarla. Comunque hai ragione, penso di avere una fede molto grande verso la nostra Patrona e soprattutto una grande fiducia, ho avuto molti segni da parte sua nella mia vita che mi hanno fatto sempre più rafforzare la fiducia e la fede, è una persona viva e talvolta devo distogliere lo sguardo dai suoi occhi perché quasi è così forte la presenza, cosi viva come immagine da crearmi imbarazzo, ma non c’è cosa più bella a Diamante.
L’inno nasce per come richiesta di Grazia che ancora una volta la Vergine concede, vi sto per raccontare la storia e che deve rendere ognuno di noi orgogliosi perché è ancora una volta una risposta. Era il 2020 periodo di pieno Covid quello che ha mietuto migliaia di vittime, il Coro della Cappella Musicale Liberiana della Basilica Santa Maria Maggiore si ammala tutto di Covid, compreso il Maestro, restiamo in pochi 4 o 6 in totale un buona salute e il Maestro Prefetto Mons Miserachs, compositore dell’inno. A questo punto fu lo stesso Miserachs che mi disse, conoscendo già apriori la storia della nostra Immacolata:” Massimiliano dobbiamo chiedere una grazia alla Regina di Diamante!”
Fu così che ne scrissi il testo e il Maestro Miserachs l’inno a Maria Regina di Diamante, pian piano tornarono tutti, anche chi era stato spacciato, intubato in ospedale e con gravi condizioni. Nasce così anche una grande cosa per Diamante, l’aggregazione della nostra chiesa alla Basilica Papale Santa Maria Maggiore con Indulgenza Plenaria Perpetua in tutte le festività Mariane.
A volte sembra che gli eventi avvengano e basta, ma c’è sempre una storia dietro un grande evento.

Il tuo amore per Diamante è testimoniato dal libro «Sentìi na vucia dietro a quelle scoglie…» dedicato alla storia dei canti della Passione, uscito già da qualche tempo ma che con successo è divenuto un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere in maniera approfondita questa nostra antica tradizione.

Il libro -Sentìi na vucia dietro a quelle scoglie…- è come un figlio per me, ma è in primis la nostra storia, una storia di tradizione , una storia di cultura, storia religiosa e musicale. Io consiglio a tutti di comprarlo perché è importante conoscere a fondo le cose, quindi capire le nostre radici davvero e non per sentito dire o per voce portata dal vento . Lasciami dire che è stato per me una ferita vederlo replicato in tutto e per tutto anche in terminologie coniate da me per rendere letteraria una certa spiegazione. Penso che quando un altro autore voglia parlare dello stesso argomento, può farlo, ma cercando altre fonti diverse e che magari arricchiscano in più il sapere comune, penso che il libro non aveva bisogno di riassunti, lo dico sorridendo.
Consiglio anche all’amministrazione comunale di divulgarlo nelle scuole, di segnare la vita degli adolescenti affinché abbiano amore per le nostre radici.

 A proposito di radici: l’estate a Diamante come la trascorri e cosa significa per te ritrovarti in famiglia.

Diamante è il sogno di un anno intero, visto che meri motivi lavorativi vivo fuori, quindi quando torno cerco di vivere ogni angolo della città con amore e soprattutto assaporando la bellezza del mare e della storia che ci circonda. La famiglia è un bene importante e devo un grazie enorme ad essa se sono riuscito a realizzare la mia carriera Lirica e di Insegnante, per cui mi circondo degli affetti più cari per vivere questo tempo di riposo.

Nel ringraziarti per la tua disponibilità ti faccio l’immancabile domanda: progetti futuri di Massimiliano Silvestri?

Con un pò di scaramanzia non riesco a parlare delle cose future prima, preferisco realizzare e poi parlarne. Ti ringrazio per questa bella chiacchierata e Viva Diamante, Viva la Vergine Immacolata.

 

 

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