Dalle ferite al rifiorire del giardino

Di Don Michele Coppa

Dopo la tempesta… il sole ed il sereno!. Può essere questa l’immagine che esprime i pensieri, i ragionamenti e le aspettative di tanta gente che abita questo mondo ferito dal Covid 19. Il mondo del progresso viene fermato, bloccato, ma nello stesso tempo è stimolato a cercare e trovate vie di uscite dal labirinto. Si ascoltano tante frasi fatte, che derivano da esperienze storiche collettive e personali, come “ci siamo sempre rialzati, ce l’abbiam fatta in altre situazioni difficili, ce la faremo anche ora”. La memoria del passato diventa motivazione per il futuro. E così la speranza non viene alimentata per la delusione, bensì per la reazione ed il superamento. Ogni fallimento però, ogni crisi, ogni ferita fa rientrare in sé stessi e verificare le scelte fatte nel tempo e negli spazi di vita personale e mondiale, la passione o meno per le sorti dell’umanità e del mondo. Guai se chiudiamo gli occhi sugli errori! Vanno guardati in profondità per trovare vie di rinascita. Ma che c’entra l’uomo con questo virus? Ci sarà certamente qualcosa che non ha funzionato nell’equilibrio di questo mondo, nella natura, nell’ecosistema e nelle relazioni tra le persone e tra i popoli.  Aprire gli occhi al futuro con le ali della speranza vorrà poter dire, per ogni singola persona, per ogni paese, per ogni nazione, il bisogno e la necessità di “progettare” e “pensare in grande”, ricercando le radici dell’armonia del sistema natura e del sistema mondo. Si chiamerà energia pulita, rispetto dell’ambiente, equilibrata distribuzione della ricchezza, uso razionale e solidale dei beni, primato della persona e subordinazione della tecnica al bene integrale dell’uomo. In sostanza c’è da fare un salto di qualità per il superamento dell’egoismo a beneficio del bene comune e del bene della terra. Il mondo è fatto di terra, di acqua, di aria, di cielo, di flora e fauna, di stelle ma soprattutto di intelligenze umane capaci di tenere bene i fili di questo meccanismo semplice, ma spesso reso complicato dai giochi del potere economico, politico e mass-mediale. La lotta al Covid 19 apre ad una lotta ancora più ampia, la cui vittoria o sconfitta può determinare le sorti di questo mondo. Il futuro è nell’intelligenza e nel cuore dell’uomo che continuamente si lascia animare e sostenere dalla speranza che, dopo la notte, verrà il giorno e dopo la tempesta splenderà il sole. Ma chi può curare la malattia del potere e dell’onnipotenza dell’uomo? Non certo altri uomini. Sono anch’essi limitati e fallibili e giocano alla logica del prevalere degli uni sugli altri. La risposta sta nel “vento e nel fuoco”! Il vento ed il fuoco, nella Bibbia, sono i segni dell’azione dello Spirito di Dio. L’uomo ha bisogno della Mente che ha creato l’universo e lo vuole custodire, coltivare e governare attraverso le persone che ha fatto “a sua immagine e somiglianza”. Senza l’umiltà che si esprime nella preghiera e nell’azione sostenuta dalla presenza dell’Altissimo, la speranza si affievolisce ed il futuro diventa incerto e sempre in pericolo. Con Dio il futuro è Infinito. E con Lui ci saranno gli uomini, ci saranno le stelle, il sole, il mare, i fiumi, le montagne, la neve, i ghiacciai, gli animali, i sogni, le lotte con le sconfitte, ma soprattutto con le vittorie. Le ferite causate da questo “virus imprevedibile ed insidioso” le possiamo guardare con serenità e dire al vento dello Spirito “soffia su di noi, guarisci e sveglia la mente ed il cuore”: il giardino da far rifiorire è ancora a nostra portata!

La foto in evidenza raffigura un particolare del Murale del maestro Pino Le Fauci in Piazza Mancini a Diamante. Foto di Giuseppe Gallelli

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